LE CARTELLE ESATTORIALI SI PRESCRIVONO? ECCO GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI
21.04.2025 08:57
PRESCRIZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI
Negli ultimi mesi, la Corte di Cassazione ha emesso diverse pronunce che delineano con maggiore precisione i termini di prescrizione applicabili alle cartelle esattoriali, con particolare riferimento a sanzioni e interessi.
Infatti, con l’ordinanza n. 11113 del 24 aprile 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito che le obbligazioni relative a sanzioni e interessi, anche se contestate unitamente al credito tributario principale, sono soggette a un termine di prescrizione quinquennale.
Questo orientamento conferma la natura autonoma di tali obbligazioni rispetto al debito principale, che può essere soggetto a un termine di prescrizione decennale (dello stesso avviso l’ordinanza n. 872 del 9 gennaio 2024 ha affermato che la prescrizione degli interessi e delle sanzioni tributarie è regolata rispettivamente dall’art. 2948, n. 4, c.c. e dall’art. 20, comma 3, del D.Lgs. n. 472/1997, confermando il termine quinquennale per tali obbligazioni).
Un grande tema legato alla prescrizione delle cartelle esattoriali riguarda l’effetto della richiesta di rateizzazione sul termine di prescrizione. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 27504 del 23 ottobre 2024, ha stabilito che la presentazione di una domanda di rateizzazione da parte del contribuente interrompe il termine di prescrizione. Tale richiesta costituisce un riconoscimento del debito e sana eventuali vizi di notifica delle cartelle esattoriali. Ciò significa che i contribuenti possono eccepire la prescrizione quinquennale per sanzioni e interessi, anche se notificati insieme al tributo principale, tuttavia la presentazione di una richiesta di rateizzazione può interrompere la prescrizione e sanare eventuali irregolarità nella notifica delle cartelle.
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